Canone Rai 2023, abolizione o riduzione? Ecco cosa ci aspetta

Da diverso tempo ormai girano voci riguardo delle presunte novità sul canone Rai, molti parlando di riduzione di prezzo, altri ancora di un rialzo e c’è chi addirittura brama l’abolizione totale della tassa. Del resto si sa, il canone è sempre stato etichettato come “la tassa più odiata dagli italiani“, dunque è evidente che se si parlasse davvero di un’abolizione, non sarebbero di certo in pochi ad essere contenti, anzi!

Tuttavia ci duole informarvi che la verità è un’altra, non sembra siano previste abolizioni o riduzioni di prezzo, ma non è tutto perduto, poiché è sempre meglio che non ci siano nemmeno rialzi. Anche sotto questo punto di vista, comunque, sembra che possiamo dormire sogni tranquilli, in quanto l’evoluzione del prezzo sembra non essere in procinto di un nuovo step.

Il prezzo del canone Rai

Come sicuramente saprete se ci seguite da un po’, il prezzo della tassa non è sempre stato questo, anche perché, inizialmente, non era nemmeno una tassa! Al contrario si trattava di un abbonamento facoltativo, sottoscrivibile per concedersi l’ascolto di alcuni canali radio privati. Il costo era di sole 8 lire l’anno, anche se ben presto, con la diffusione dei primi apparecchi televisivi le cose cambiarono totalmente.

Dall’anno 1954 il canone iniziò a diventare a tutti gli effetti quello che è oggi: una tassa sul possesso di almeno una televisione in casa. Per cui per i primi anni, poco più di 15, ci fu un prezzo fisso per coloro che possedevano una televisione in bianco e nero, cifra che salì ogni anno fino ad arrivare ad 18 Mila Lire. Dal 1977, poi, si poté lucrare in modo maggiore su chi possedeva una televisione a colori; a queste persone, infatti, veniva richiesto esattamente il doppio dell’importo, dunque se per chi aveva una TV in bianco e nero la quota annuale era di 40.000 Lire l’anno, per chi l’aveva a colori era di 80.000.

Per sommi capi questo fu l’andazzo fino a quando anche il prezzo per chi possedeva una vecchia TV andò piano piano livellandosi con quello dei nuovi dispositivi, fino a quando nel 1992 non ci fu più alcuna distinzione: il costo era lievitato fino a 148.000 Lire. Con l’arrivo dell’Euro poi, la proporzione portò al prezzo di 93€ circa che, tuttavia, non smisero di crescere fino a quando nel 2015 si raggiunse la soglia più alta di 113,50€. Da lì, come sapete ci fu una modifica rilevante al sistema che sin da quell’anno ci consente di pagare il canone in bolletta tramite addebito automatico, ed allo stesso tempo ci dà privilegio di una rateizzazione in 10 rate da 9€ mensili; eh sì perché anche il costo fu ribassato, adesso ammonta da molti anni a 90€ annuali. Come dicevamo inizialmente, poi, nonostante le voci, non sembrano essere previsti altri cambiamenti, ma in caso, vi terremo aggiornati.