Bancomat, è allerta in tutta Italia: cosa sta succedendo?

L’utilizzo del Bancomat ha iniziato a diffondersi a partire dalla seconda metà degli anni 80 in Italia, così come in buona parte dei contesti europei, ed ha visto il “picco” di utilizzo nella prima parte di 21° secolo con un grande numero di applicazioni di tipologie di tessera non necessariamente inerenti a conti corrente ma che offrono lo stesso la possibilità di effettuare operazioni come il prelievo di cash.

Bancomat, è allerta in tutta Italia: cosa sta succedendo? “Pazzesco”

Tuttavia come ogni cosa inerente al denaro, anche il Bancomat come tecnologia è destinata a cambiare, anzi a ben vedere l’evoluzione è già in atto in maniera relativamente silenziosa da diversi anni, a partire dai limiti legati all’uso del contante (di cui abbiamo già discusso), ma anche nella funzione effettiva sviluppata dai vari governi.

Le banche ed i governi infatti sono sempre più orientati su un minore dispiegamento di denaro liquido in giro, tipologia di “soldi” eccessivamente speculativa e difficile da “tracciare” nelle transazioni, contro le oramai numerose e più convenienti possibilità messe a disposizione dai vari strumenti elettronici che compongono la valuta digitale.

In Italia quindi si andrà verso una graduale chiusura di almeno metà degli sportelli ATM ancora oggi attivi (ma che sono già in riduzione), fattore che è già realtà decisa da alcuni istituti di credito come Conto Arancio che dal 2021 ha deciso di dismettere ogni forma di ufficio e Bancomat.

Questo renderà sia meno facile trovare fisicamente un luogo dove effettuare prelievi ma questa operazione rischia nel prossimo futuro di essere anche meno conveniente in termini economici, a causa delle commissioni  di pagamento, già esistenti sulle transazioni non operate sul medesimo circuito digitale (in buona sostanza si pagano già le commissioni se si effettuano operazioni su un ATM che non fa parte della nostra banca) ma che visto il minore utilizzo futuro potrebbero essere soggetti ad un aumento importante, anche oltre i 2-3 euro come base di pagamento.

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