Canone Rai 2023, quando scatta l’esenzione? Ecco tutti i casi

Se anche tu fai parte di coloro che proprio non riescono a digerire il dovuto pagamento per il canone Rai, forse potresti trovare qualche risposta in questo articolo. Quest’imposta, in effetti, è sempre stata etichettata come quella più odiata dagli italiani proprio perchè non se ne concepisce la motivazione. A tutti gli effetti, infatti, possiamo dire che si tratta di un contributo sul possesso di una televisione, cosa che ebbe già inizio nel lontano 1954 sin dalla prima rata.

Nel caso in cui non lo sappiate, poi, questa non ebbe sin da subito un prezzo elevato, ma partì da sole 15.000 Lire annuali per poi lievitare a dismisura con l’arrivo degli apparecchi a colori fino all’entrata in vigore della nuova valuta. Il prezzo più alto mai stato registrato, ad esempio, ammonta a 113,50€ e per fortuna, possiamo anche dire che fu l’ultimo così elevato. Dal 2016, in effetti, possiamo contare su una riforma che ha ridotto il prezzo, cambiato il metodo di pagamento ed ha persino rateizzato l’importo, cosa assai utile per tutte quelle famiglie che hanno grosse difficoltà a concludere il mese. Da allora dunque, la somma da pagare arriva già divisa in 10 rate annuali da 9€ ciascuna per un totale di 90€ l’anno, e si aggiunge in automatico al costo della nostra bolletta energetica a prescindere da quale sia il nostro fornitore. Tutti coloro che sono titolari di un’utenza elettrica quindi, sono automaticamente chiamati a pagare, a meno che non richiedano una vera e propria esenzione dal pagamento.

Esenzione dal pagamento del canone Rai: chi può richiederla

Nonostante non tutti ne siano a conoscenza, effettivamente è possibile richiedere un esonero di pagamento per la tassa, che equivale direttamente al 100% dell’importo. Le persone che possono richiederla, in questo caso sono:

  • Tutti gli anziani over 75 che hanno un reddito inferiore agli 8.000€ annui; cifra che, ad ogni modo, deve essere la somma di entrambi i coniugi. In questa circostanza però, nel caso in cui ci fosse un altro convivente con un reddito a parte, l’esenzione non ci sarebbe ed il pagamento ricadrebbe in automatico alla terza persona, a meno che non si tratti di badanti, infermieri o altro personale convivente.
  • I militari stranieri che non possiedono né cittadinanza né residenza in Italia ma che operano nel nostro paese;
  • Diplomatici, consolari ed programmatori di organizzazioni internazionali;
  • ed infine tutti coloro che non possiedono una televisione in casa, né propria né di qualsiasi altro membro convivente e dello stesso nucleo familiare.