Quando compri tonno in scatola fai attenzione all’etichetta: FOTO

Il tonno in scatola fa parte di tutti quei prodotti che consumiamo più spesso nella cucina italiana e non solo. Ottimo per buttare giù un primo piatto gustoso e di alto livello, ed allo stesso tempo, salvezza di tutti coloro che non sono degli assi ai fornelli. In più si tratta di un prodotto altamente digeribile e con una invidiabile tabella nutrizionale, specialmente se ci riferiamo a quello conservato al naturale piuttosto che in olio d’oliva o di semi di girasole. Tuttavia non tutti sono ben capaci di tenere a mente che quando acquistiamo un prodotto dovremmo prima attenzionarne bene l’etichetta, perchè specialmente in quella del tonno in scatola, si possono trovare delle importanti informazioni in merito a ciò che state mangiando. Sin dal 2014, infatti, esiste una normativa dell’Unione Europea appositamente stabilita per la tutela dei consumatori; andiamo a vedere di che si tratta.

Come leggere l’etichetta del pesce in scatola

Sebbene possa sembrarvi una procedura lunga e noiosa, prima di acquistare una confezione di tonno o qualsiasi altro tipo di pesce in scatola dovreste fare attenzione a che ci siano:

  • La specie ittica: e dunque il nome sia commerciale che scientifico di ciò che state comprando;
  • Il modo in cui è stato prodotto; e dunque se si tratta di una specie pescata oppure allevata in modo artificiale;
  • La provenienza dell’animale; e quindi il luogo esatto in cui è stato catturato oppure cresciuto. Pensate che nel caso questo sia stato pescato nel Mar Mediterraneo, Mar Nero o nell’Oceano Atlantico Nord-Orientale è necessario che sia indicata una denominazione della sottozona, mentre per le altre parti del mondo è sufficiente il nome della località.
  • In seguito sono richiesti anche gli attrezzi usati per la pesca, e dunque se si tratta di trappole, reti, ami e quant’altro;
  • L’informazione che indica se il pesce è stato scongelato, che ci illumina dunque riguardo al possibilità di non poterlo più conservare allo stesso modo;
  • La data di scadenza ben precisa oppure un’indicazione come “consumarsi preferibilmente entro il”;
  • Ed infine gli allergeni che, non solo devono essere ben specificati in etichetta, ma è anche necessario che siano anche indicati con un carattere diverso da quello usato per le informazioni precedenti e che salti subito all’occhio del consumatore.

Riconosciamo che non è semplice immagazzinare tutte queste informazioni ed immediatamente farle proprie, per cui se volete avere più dimestichezza quando vi troverete al supermercato, potrete sempre prendere una confezione che avete già in casa e confrontarla con quanto scritto qui sopra, potrete così costatare se si tratta di un prodotto regolarmente idoneo oppure fuori legge.