Riduzioni in busta paga per queste categorie: LISTA completa

Nell’immaginario comune la busta paga costituisce uno di quegli “elementi fondanti” del lavoratore impiegato, pur trattandosi comunque di un documento che “ufficializza” una determinata prestazione di lavoro. Culturalmente siamo sempre portati a concepire l’andamento dello stipendio con la busta paga, che risulta essere, per tale ragione, uno strumento necessario per lo sviluppo del salario e di altre voci, che evidenziano una condizione più o meno proficua.

Lo stato fa infatti ricorso proprio a questo strumento per riuscire a modificare la situazione per i lavoratori, sia con l’ausilio di vari  bonus e di agevolazioni ma anche modificando la struttura stessa delle imposte che sono legate al mondo del lavoro. In senso generale, ogni governo è tenuto in maniera quasi obbligatoria a non ridurre la quantità di denaro ma anzi, al contrario, di aumentarla per poter aumentare anche la propria possibilità economica.

Ciò che si deve sapere è che anche per i prossimi mesi questa situazione delle buste paga non cambierà affatto e il governo Meloni, (almeno per adesso), manterrà la linea che porta, purtroppo, ad una riduzione del cuneo fiscale già ridotto dal governo precedente nelle settimane antecedenti all’insediamento di questo nuovo esecutivo.

Il cuneo fiscale comprende tutta una serie di imposte che risultano più o meno evidenti e che fanno parte del contesto lavorativo e quindi, riducendo l’importo, le buste paga sono sensibilmente più alte. Ovviamente c’è una pecca: se alcune categorie percepiscono piuttosto concretamente i rincari conseguenti, (anche se in maniera sensibile), certe categorie non presentano affatto questa forma di aumento.

In senso generico, dunque, gran parte di lavoratori che hanno un reddito annuo compreso tra i  25 mila ed i 35 mila euro si deve considerare come “classe media” e percepirà praticamente le stesse identiche somme rispetto ai mesi scorsi, anche se con l’aumento dell’inflazione e del costo della vita, la percezione è sempre inerente a dei soldi “mancanti” sulla tanto agognata busta paga.