Bonus bollette 2023, in quali casi si può richiedere? “Attenzione”

Dopo la proroga che è arrivata con l’approvazione del Decreto Aiuti quater da parte del Consiglio dei Ministri il 10 novembre del 2022, per ciò che riguarda il IV trimestre, si pensa già al prossimo anno ormai alle porte, il 2023.
Tali novità potrebbero riguardare in particolar modo la proroga del bonus luce e gas 2023, l’ incremento del tetto ISEE, la conferma del bonus integrativo e un nuovo meccanismo slegato dall’ISEE.

Il bonus luce e gas del 2023 potrà essere richiesto da tutti quei cittadini che si trovano in condizione di disagio economico, ovvero che appartengono ad un nucleo familiare che abbia un indicatore ISEE che non supera gli 8.265 euro o che abbiamo almeno 4 figli a carico (quindi si parla di famiglie numerose) con indicatore ISEE non superiore ai 20.000 euro.

Il primo requisito, limitatamente ai bonus sociali elettrico e gas, è stato innalzato per l’anno corrente fino a 12.000 euro, grazie alle varie disposizioni che sono state introdotte dal decreto legge n. 21 del 21 marzo 2022, convertito poi dalla legge n. 51 del 20 maggio 2022.

Un ulteriore requisito che bisogna obbligatoriamente possedere al fine di poter beneficiare di questo bonus luce e gas 2023 è quello che almeno uno dei componenti che fanno parte del nucleo familiare ISEE deve essere intestatario di un contratto di fornitura elettrica che dovrà essere necessariamente con tariffa per usi domestici (ovvero che deve servire a locali adibiti ad abitazioni a carattere familiare), che sia attiva o sospesa per morosità.

Il bonus viene comunque sia riconosciuto anche a quei soggetti che si trovano in condizione di disagio economico che dispongono di una fornitura condominiale (centralizzata) di gas naturale attiva. Per richiedere questo bonus basterà non sarà necessario inviare nessuna domanda, ma servirà presentare ogni anno la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per il calcolo del proprio ISEE.

Dopodiché, se il soggetto avrà effettivamente il diritto di beneficiare alle agevolazioni economiche, queste ultime gli saranno riconosciute direttamente in bolletta, attraverso un processo automatico e anche un controllo dei requisiti che verrà effettuato proprio grazie allo scambio di informazioni tra INPS e ARERA, e alla verifica fatta da quest’ultima.