Ecco quanto rendono i BTP Italia oggi: la rivelazione shock

L’idea di investimento in Italia non è assolutamente qualcosa di sconosciuto, in quanto una ricca percentuale di popolazione è già molto legata a questa idea, fin da tempi oramai antichi e “reconditi”. Non è un caso che i comuni titoli di stato sotto forma di obbligazioni, sono estremamente popolari, per motivazioni pratiche ma anche strettamente unite alle dinamiche economiche di una realtà, come nel caso del BTP Italia, che in questo preciso momento storico presenta delle cedole estremamente al rialzo.

Ecco quanto rendono i BTP Italia oggi: la rivelazione shock

Il BTP esiste in Italia dal secondo dopoguerra, e costituisce una forma di investimento dello stato, come accennato, in base a “tagli” di obbligazione di livello ridotto, permettendo così anche ai cittadini meno facoltosi di ottenere una o più forma di questi strumenti.

I BTP esistono anche nella variante Italia, attiva dal 2012 che mantiene il concetto di obbligazione determinata dalla Cassa Depositi e Prestiti, anche se risulta essere una forma sensibilmente più rischiosa dal punto di vista dell’investimento.

Anche se questi, come i normali BTP garantiscono una cedola pagata a cadenza semestrale, gli Italia vedono la propria percentuale di valore mutare sensibilmente a seconda dell’andamento finanziario del paese.

Trattandosi di titoli di stato indicizzati ad esempio dai livelli di inflazione, sono più profittevoli in contesti finanziari e sociali difficili, quindi tendono a generare una cedola semestrale più consistente, oggi la media e è tra il 4 ed il 5 %, proprio considerata l’attuale situazione finanziaria europea ed italiana che è in una fase di flessione, con l’instabilità anche di grossi centri bancari, che hanno reso i BTP Italia maggiormente fruttiferi.

E’ una situazione che potrebbe comunque cambiare, con la stabilizzazione dell’economia, in quanto si tratta di una dinamica consolidata, che potrebbe portare a queste percentuali a ridursi fino a 2 % restando comunque discretamente competitive, in condizioni economiche migliori.