L’importanza dei metalli ha avuto un impatto fondamentale nel corso della storia umana, elementi chimici di grande rilevanza che hanno permesso lo sviluppo e la concezione di ogni forma di strumento, e la duttilità del rame, una delle prime fonti di metallo mai scoperte dalla specie umana, è estremamente valevole anche se “vecchio”.
Se hai rame vecchio in casa sei ricco: ecco il suo valore odierno
Il rame è stato molto probabilmente il secondo metallo per “scoperta” dopo l’oro ma allo stesso tempo quello impiegato da più tempo: l’oro allo stato grezzo infatti ha necessitato di una forma di tecnologia metallurgica sufficientemente raffinata per essere lavorato in quanto eccessivamente duttiile, mentre il rame è ragionevolmente più semplice da utilizzare, lavorare e raffinare.
Fin dal 8.700 a.C infatti le prime forme di rame, estratte principalmente nella zona compresa tra l’Europa ed il Medio Oriente, ed impiegato sia per gli utensili ma anche per armi, finiture e costruzioni.
Le qualità del rame sono molto importanti, oggi come allora: ha un elevata resistenza alla corrosione ed è uno dei migliori materiali conduttori in assoluto, oltre ad essere un elemento insostituibile in quanto dall’ottimo rapporto costo/potenzialità tra i metalli, è anche essenziale per lo sviluppo delle leghe metalliche d’oro e d’argento.
Il costo del rame ha subito un importante aumento nel corso dei mesi, in primis per la nuova domanda di mercato, ed oggi è difficile stabilire un valore netto in quanto esistono svariate tipologie di rame, che sfruttano l’enorme duttilità di questo materiale. Mediamente il rame usato può valere da meno di 1 euro fino a 7-8 euro al kg, molto dipende anche dal tipo di utilizzo programmato, ad esempio uno esposto alle intemperie o all’uso costerà di meno di uno ben tenuto.
Per fare un altro esempio concreto quello usato per cavi elettrici, vecchie tubature ed oggetti vari può valere mediamente dai 4 ai 6 euro, quello maggiormente puro può spingersi anche a 9 euro.
