Bonifici ai familiari: ecco gli errori da non commettere mai, attenzione

I bonifici sono diventati pane quotidiano della vita di tutti, e molto spesso ciò che ricevevamo in contanti, come regali di compleanno o Natale, ce lo troviamo accreditato sul conto corrente e possiamo spenderlo digitalmente ed in maniera tracciata: ma occhio a non cadere nel mirino del Fisco inavvertitamente. Ormai è necessario fare molta attenzione a come trasferiamo il denaro, anche e soprattutto ai nostri cari, perché nulla può più essere lasciato al caso. Fare molta attenzione alle operazioni bancarie che effettuiamo è  infatti ormai più che necessario per vivere serenamente. Ma fare un bonifico ad un familiare è davvero così rischioso? Dipende dai casi e soprattutto dalle nostre azioni.

Gli errori da non commettere

Esistono innanzitutto delle soluzioni a questo problema. Infatti è più che ragionevole voler trasferire del denaro all’interno del nucleo familiare per varie evenienze quotidiane. Anche gesti frutto d’amore ed enorme affetto (come un regalo o un piccolo prestito tra familiari) possono cadere sotto la lente d’ingrandimento del Fisco, pertanto l’unica soluzione possibile è quella di fare molta attenzione alla causale, che andrà sempre specificata nelle modalità seguenti: “donazione“, “regalo per acquisto di …” o “contributo per l’acquisto di “. In questo modo si eviteranno la maggior parte dei problemi: è infatti di vitale importanza specificare sempre la causale. Omettere questo passaggio può risultare un grande campanello d’allarme per l’Agenzia dell’Entrate. Allo stesso modo, è importante evitare di spostare grandi somme di denaro regolarmente da un conto di un familiare all’altro, perché le somme che i vostri genitori, per esempio, vi bonificano, potrebbero apparire vostri ricavi in nero che  avete fatto formalmente apparire come regalo da parte di un parente. In un’epoca in cui ogni movimento economico deve essere tracciabile e verificabile si consiglia sempre la trasparenza, anche a dispetto della privacy e della riservatezza. Insomma, si possono dormire sonni tranquilli se si agisce con consapevolezza e senso di responsabilità.