Il gettone telefonico non “dirà nulla” alla maggior parte dei giovani italiani, se non solo simbolicamente, come forma “alternativa” alle monete, anche se in un contesto come quello moderno, oramai dominato dalla telefonia mobile ed internet, sembrano molto lontani nel tempo. Ma fino a non troppe decade fa questi oggetti avevano una diffusione corrisposta ad una utilità a dir poco rilevante che rende ancora oggi i gettoni degni di rispetto ed attenzione.
Quanto vale il gettone telefonico 7809? La risposta toglie il fiato
La storia del gettone ha inizio sul finire degli anni 20, quando in Italia l’invenzione stessa del telefono era considerata qualcosa di nuovo, non alla portata di tutti. Il gettone è stato concepito fin dal principio come oggetto sostitutivo alle monete vere e proprie, nella fruizione dei telefoni pubblici o quelli da ufficio, e proprio con gli anni 30 è iniziata la prima diffusione, che si è protratta con una discreta diffusione fino alla seconda guerra mondiale.
Con la fine del conflitto e la nuova Repubblica, il concetto di gettone è stato unificato, e tutte le aziende telefoniche dello stato disposte in tutto il paese, hanno iniziato a rinnovare i propri dispositivi.
Ma è con gli anni 50 che il gettone ha iniziato a trovare la forma definitiva, dapprima con l’istituzione delle prime cabine telefoniche e poi con l’unificazione del gettone, che dal 1959 ha assunto la forma che poi ha mantenuto fino al 1980, anno di cessazione della produzione di questi oggetti, sostituiti dalle tessere telefoniche.
In questo lasso di tempo tutti i gettoni coniati presentano 4 cifre su uno dei lati che corrispondono rispettivamente all’anno (le prime due cifre) ed il mese (le ultime due). Quindi il gettone 7809 indica come data di produzione il 1978 e come mese settembre, ovviamente corrispondente alle cifre 09.
E’ un gettone piuttosto comune però in condizioni realmente buone può valere fino a 25 euro. Esemplari con errori di conio possono essere venduti senza troppi problemi anche per 50 euro l’uno.