Se hai letto il nostro articolo riguardo la moneta francese da 1€, saprai già che anche il taglio da due Euro porta la stessa raffigurazione. Si tratta dell’albero della vita, una simbologia assai diffusa in diverse religioni in cui sembra avere diversi significati: profondi, mistici ed alcuni anche magici. La moneta ne porta un disegno stilizzato; sia il tronco che le fronde, infatti, sono inscritte in un esagono; e sia i rami che le foglioline appaiono disegnati su dei raggi concentrici immaginari. Affianco al tronco, poi, una a destra ed una a sinistra, si trovano le due lettere R ed F; stanti a significare le parole “Republique Francaise.”
Tutto attorno alla chioma a fare da cornice esterna all’esagono si trova, poi, il famoso motto francese che recita “Liberté Egalité Fraternité” mentre il millesimo di conio, stavolta, è inciso nella parte bassa tra le stelle nella ghiera argentea. In alto, infine, affianco alla prima ed ultima stella, si trova il simbolo di una cornucopia; mentre la firma dell’autore è riportata appena sotto la lettera F, all’infuori dell’esagono. La faccia posteriore dell’esemplare, invece, è identica, come sempre, a quella di tutte le altre monete da 2€ appartenenti agli stati dell’Unione Europea: vi si trovano il valore nominale, la rappresentazione dei membri dell’Eurozona e le stelle simboleggianti i vari paesi.
Valore e prezzo effettivi
Il valore di questa moneta è discreto per alcuni hanno che hanno una tiratura più scarsa come i 2008, 2009, 2010, 2005, 2003, 2004 e 20019. Nonostante siano presenti meno esemplari rispetto agli altri anni, però, il prezzo si aggira tra i 18 ed i 35€. Un valore decisamente più elevato, però, va attribuito a tutte quelle monete del genere che hanno un errore di conio. Su Ebay, ad esempio, potrete trovarne diverse, a prezzi folli. Alcune hanno dettagli mancanti, altre posseggono stampe decentrate, altre ancora non hanno segni poi così evidenti. Tuttavia, questo non scoraggia i proprietari dal metterle in vendita a cifre che vanno dai 2 mila Euro a salire.
