Ecco quali sono le banconote dell’euro più rare: “cercale subito”

Le banconote costituiscono sotto molti punti di vista “il denaro” in senso stretto per la maggior parte di noi, anche se fino a non troppi secoli fa la forma cartacea non corrispondeva a quella “preferita” sotto ogni punto di vista, dato che i biglietti di banca avevano una funzione non utilizzabile da tutti  ma solo con la seconda metà dell’Ottocento l’idea di utilizzare questo formato è divenuto attuale e coerente per tutti. Le banconote dell’euro costituiscono la forma più aggiornata della carta moneta dal punto di vista strutturale e fisico ma sono anche oggetti collezionistici: quali sono le banconote dell’euro più rare?

Ecco quali sono le banconote dell’euro più rare: “cercale subito”

Le banconote dell’euro sono state diffuse in Italia come in gran parte del contesto dell’Eurozona a partire dal 2002 ed apparentemente sono tutte uguali.

A differenza delle monete infatti le banconote non hanno un modello differente da paese a paese ma sono semplicemente distinguibili per un dettaglio inerente al codice seriale, che è l’identificativo che costituisce ogni esemplare singolo, ossia la lettera iniziale.

Proprio dal seriale è possibile intuire la rarità seguendo il tipo di cifre che sono poste, in ambito collezionistico sono  più rari gli esemplari che evidenziano poche cifre, magari consecutive, oppure in senso “crescente” .

Ma le banconote comunitarie più rare di tutte sono sicuramente le specimen, che corrispondono alle banconote campione, diffuse in modo particolare nei primi anni della  valuta unica con una funzione prevalentemente simbolica e “politica”.

Questi esemplari, che presentano una grossa scritta posta in diagonale su ambo i lati “Specimen” sono stati ideati infatti a mo di “dono” oppure omaggio per  il presidente della Banca Centrale Europea oppure come forma vera e propria di strumento tra le varie tipologie di entità economiche che  fanno parte dell’Eurozona.

Essendo non concepite per la circolazione tradizionale, sono molto rare e possono valere da  400 euro per gli esemplari dal taglio minore fino a oltre 2000 per quelli di taglio maggiore.