Il settore del collezionismo è veramente vasto e se vogliamo anche complesso, immaginate che questo comprende qualsiasi cosa voi abbiate l’intenzione di raggruppare, dunque non c’è un limite alle categorie e neppure alla fantasia. Per intenderci, se un giorno pensaste in mente di collezionare la cosa più assurda che vi viene in mente come inserti pubblicitari oppure scontrini fiscali, mai nessuno potrebbe venire a dirvi che la vostra raccolta non è lecita o che è priva di senso; il bello sta proprio lì. Tra le collezioni più belle e condivise da più persone in assoluto ci sono quella delle monete, ad esempio, oppure quella di francobolli, orologi o la più bella legata all’infanzia che tutti almeno una volta abbiamo condiviso, quella delle figurine. Se vi state chiedendo quale sia un’altra collezione molto condivisa poi, la risposta risiede nel titolo dell’articolo; si tratta di gettoni telefonici; ma andiamo a spulciare meglio l’argomento!
Gettoni telefonici ed il loro valore
Poche cose spingono una persona ad iniziare una collezione: in primis la passione ed ammirazione per quell’oggetto o la sua branca e la diversità che ogni esemplare può avere. Così come per le monete ed i francobolli, in effetti, un gettone può avere diversi fattori che lo contraddistinguono da un suo simile; come ad esempio il marchio di fabbrica, la forma, il numero di scanalature, il materiale, l’incisione frontale od in generale il suo aspetto e soprattutto uno dei dati più utilizzati per identificare l’esemplare: la data.
Pensate che il primo gettone apparve alla fiera campionaria di Milano nel 1927, e che fino al 1945 quando la TETI non decise di creare un gettone che fosse idoneo ed utilizzabile ovunque, i primi esemplari STIPEL si potevano adoperare solo all’interno della stessa fiera. Nella prima edizione, poi, la parte frontale era impegnata dall’incisione di una vecchissima cornetta telefonica, mentre in seguito il telefono trovò posto nella sua interezza sulla parte retrostante, mentre quella anteriore vide la scritta “GETTONE TELEFONICO”. Al di sotto, una delle scritte più iconiche del settore: la data espressa tramite una combinazione di 4 cifre che indicavano l’anno nelle prime due ed il mese di produzione nelle due finali.
Da lì fu sempre più facile collezionare esemplari, perchè si poterono suddividere non solo per l’anno di uscita ma persino per la mensilità, ciò significa che la ricerca mediante la sola sigla numerica iniziò a diventare la normalità. Sul web, ad esempio ancora oggi a distanza di 20 anni di disuso dei gettoni telefonici, si possono trovare annunci di vendita dove singoli gettoni possono avere un costo assai elevato come nel caso di questo annuncio, dove compare il gettone 7901 al prezzo di 690€.