L’autogol di WindTre che dà ragione alla trasparenza di Iliad

Inchiesta della Procura su WindTre

Nuovo assist per Iliad arriva proprio dal principale concorrente WindTre che in questi giorni è balzato sulle prime pagine della cronaca per un’indagine che potrebbe rivelarsi un vero e proprio terremoto per la compagnia. Non solo per la sanzione ma soprattutto per il tipo di accusa: frode contro i propri clienti.

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Terremoto WindTre mentre Iliad continua a crescere

Mentre il quarto operatore mobile continua a crescere forte dell’esordio del 5G e della nuova – non molto – tariffa da 70 giga della quale abbiamo scritto qui, WindTre è sotto l’occhio attento dalla Procura di Milano per un fatto che sarebbe, se confermato, a dir poco disonorevole: truffa a danno dei propri utenti. Per questo la Procura, oltre l’apertura delle indagini, ha anche disposto il sequestro preventivo di più di 21 milioni di euro.

Cifra enorme che rappresenterebbe però quanto sottratto in maniera illecita dalla compagnia telefonica. Al centro della frode, secondo la procura, ci sarebbero i VAS, i cosiddetti servizi a valore aggiunto.

Un nome di per sé ridicolo perché – come ormai abbiamo imparato bene – questi servizi quasi mai hanno rappresentato un valore reale per i clienti. Sono da sempre inutili e fastidiosi oroscopi, suonerie, notiziette varie, attivate nel 99% dei casi in maniera inconsapevole e fatte pagare l’occhio della testa. Un comportamento odioso che già valse diverse proteste degli utenti nei confronti del vecchio marchio 3. Ma che in un modo o nell’altro hanno coinvolto anche Vodafone e Tim.

Quanti di voi si sono trovati imprigionati in un VAS attivato non si sa bene come, vedendosi in breve tempo il credito prosciugato?

Per fortuna questa nuova stagione della telefonia mobile è partita decisamente meglio, rifiutando già dal principio i VAS. Un comportamento più virtuoso innegabilmente avviato da Iliad. Il quarto operatore mobile che fin dal suo giorno zero ha disattivato di default i VAS e tutti i servizi a sovrapprezzo attuando una politica di totale trasparenza. Stessa modalità, in copia e incolla, attuata per fortuna anche dagli altri, a partire da Ho Mobile. Ma anche, piano piano e con qualche eccezione, anche dagli operatori storici.

Anche WindTre a dir la verità, ad inizio anno aveva deciso per un cambio di direzione deciso, ufficializzando la scelta di disattivare i VAS di default nelle nuove sim WindTre. E ovviamente continuando a rendere disponibili modalità di barring di questi servizi. Forse, finalmente, i clienti WindTre potranno non vedersi addebitati costi a sorpresa e del tutto sconosciuti ma ora è bene che la Procura continua a fare chiarezza sul passato recente. Affinché se qualcosa è stato rubato agli utenti, venga perlomeno restituito alla collettività in forma di sanzione. Ovviamente è doveroso attendere la fine delle indagini ma se si confermasse la frode VAS sarebbe una sentenza storica che confermerebbe che i consumatori italiani in questi anni hanno sopportato fin troppo.

WindTre ha comunque commentato questa inchiesta sottolineando che l’azienda WindTre:

Wind Tre si è da subito adoperata per trovare le migliori e più rapide soluzioni per la prevenzione delle attivazioni non richieste, con il blocco tecnico automatico

E voi cosa ne pensate? Davvero WindTre, e ancora, la vecchia Wind e la vecchia 3 hanno sempre fatto tutto quello che dovevano per impedire questi addebiti? Qual è la vostra esperienza da clienti o ex clienti?

fonte DDay, MondoMobileWeb