Bancomat, dal 2023 cambierà tutto: ecco cosa sta succedendo

In questi giorni, tra telegiornali, social media e quotidiani, avrete sicuramente sentito parlare della faccenda dei pagamenti con il pos. Vediamo un attimo di vederci chiaro e capire che cosa sta succedendo.

Qualche tempo fa, l’Italia si vide investita dalla manovra di Governo che prevedeva, per legge, che tutti noi consumatori fossimo abilitati a pagare con la carta anche cifre irrisorie sotto i 30€. Non possiamo negare, però, che le cose non andarono poi così bene. Numerosi commercianti, infatti, vessati dalle eccessive commissioni da pagare a seguito di una transazione elettronica, iniziarono a ribellarsi e, in alcuni casi si poteva anche assistere a scene dove quest’ultimo preferiva rifiutare il pagamento e regalare l’oggetto, piuttosto che accettare la transazione. In quel periodo, infatti, numerose persone iniziarono a testare la cosa pagando con la carta importi anche inferiori a 3€; il che, per il commerciante, si rivelava a tutti gli effetti un guadagno nullo. 

Quella scelta, però, dobbiamo ammetterlo, era implementata sulla decisione di portare l’Italia al passo di numerosi altri stati limitrofi, dove i pagamenti digitali anche di pochi Euro sono ormai la normalità. In paesi come la Germania o la Svizzera, infatti, il pagamento con il pos è accettato anche per importi inferiori ad un solo Euro e questo, chiaramente, non fa che incentivare la popolazione ad utilizzare maggiormente la carta. Cosa ne guadagna lo Stato? Transazioni tracciabili al 100% ed un tasso di evasione nettamente minore.

Le sorti dell’Italia per i pagamenti elettronici

In Italia, invece, a distanza di qualche mese, a seguito della formazione del nuovo Governo, era stato stabilito un dietro front sulla decisione precedente. Se prima si era dato il via ai pagamenti elettronici anche sotto i 30€; adesso, la nuova proposta, consentiva al commerciante di rifiutare la carta se non per importi superiori ai 60. Questo, infatti, secondo i nuovi vertici al parlamento, piuttosto che debilitare l’evasione la incentivava.

Sembra che, però, la proposta sia stata prontamente rifiutata, in quanto, le intenzioni per lo Stato sono ben diverse. I benefici di pagamenti esclusivamente elettronici, infatti, sarebbero di certo parecchi. Per dirne alcuni, si combatterebbe in maniera decisiva l’evasione, grande piaga dell’economia italiana; ed in secondo luogo, prediligendo sempre più spesso il bancomat come metodo di pagamento, si andrebbero a disincentivare numerose pratiche illegali dipendenti dal contante come contraffazione e riciclaggio.