Questo gettone telefonico del 1927 vale €990: ecco quale

Il gettone telefonico corrisponde ad un oggetto caduto oramai in completo disuso con il 21° secolo, in quanto la diffusione della telefonia mobile e il graduale sviluppo di quella fissa ha di fatto reso meno utile il telefono pubblico, che comunque a partire dagli anni 80 è stato molto comune, ma oramai legato alle tessere telefoniche.

Questo gettone telefonico del 1927 vale €990: ecco quale

La funzione del gettone telefonico è semplice ma estremamente pratica: con i primi sviluppi dei telefoni a pagamento, in particolar modo quelli pubblici, lo stato italiano, così come quasi ogni nazione del mondo si è ritrovata a fare prima o poi i conti con questa forma di oggetto.

Il gettone ha avuto l’importante ruolo di “sostituto” delle monete nell’utilizzo dei telefoni pubblici in quanto oggetti meno disposti al furto in quanto privi di  valore nominale e facciale (il costo è stato sempre adattato all’inflazione del periodo), ed hanno avuto una enorme diffusione in modo con lo sviluppo delle cabine telefoniche, concepite dalla metà degli anni 50.

Ma già in contesti molto antecedenti i gettoni hanno trovato una più che discreta diffusione.

Il primo gettone italiano mai concepito ha una data, anzi un anno che è il 1927, sviluppato dalla Stipel, una delle prime forme di  aziende telefoniche del nostro paese, nata solo 3 anni prima.

I gettoni originali non erano stati concepiti per l’utilizzo diffuso, bensì per una forma di “dimostrazione” nei primi eventi tecnologici, come la fiera campionaria di Milano, fiera che vide proprio l’esposizione dei primi telefoni pubblici, e proprio questi gettoni erano utilizzabili a scopo dimostrativo.

I gettoni Stipel (società che poi sarà confluita nella SIP nel 1964) erano coniati soprattutto in ottone o più raramente in zinco e data la loro rarità e fattura  storica di un certo livello, è difficile trovarne in ottimo stato.

Un pezzo in ottone vale fino a 150 euro, ma uno in zinco ottimamente conservato può assolutamente essere venduto presso un appassionato anche a cifre vicine ai 1000 euro.