Riduzioni in busta paga, ecco per quali categorie: LISTA completa

Da diversi anni ormai la situazione economico-finanzia vigente nel nostro paese (e non solo) non è affatto delle migliori. L’inflazione continua a colpire indisturbata e tra i prezzi che mettono fortemente in ginocchio l’Italia e tutta la popolazione ci sono quelli del carburante, che in alcuni casi ha superato i 2€, quello del gas metano e dell’energia elettrica che in questo periodo sembra flettersi leggermente con l’andamento del PUN.

Malgrado ciò, a rendere la situazione meno tragica di com è, ci sono i vari bonus che ci fornisce il governo; durante lo scorso anno, ad esempio abbiamo potuto giovare di varie agevolazioni come bonus una tantum per affrontare il caro vita o persino riduzioni dei contributi previdenziali INPS in busta paga. Nelle prossime righe, in particolare, ci concentreremo proprio su questo aspetto ad approfondiremo la questione anche per l’anno 2023; vediamo cosa è cambiato.

Riduzioni in busta paga: ecco di cosa si tratta

Una delle agevolazioni su cui abbiamo potuto contare lo scorso anno, in particolare, è stato lo sgravio fiscale dei contributi previdenziali INPS predisposto dal mese di Luglio a quello di Dicembre 2022. Questo, già presente allo 0,8%, è stato incrementato di 1,2 punti percentuali costituendo così il versamento di un importo di contribuiti ai fini pensionistici minore da quello che è il totale lordo della busta paga. Lo sgravio che dunque ammonta adesso al 2%, chiaramente non incide allo stesso modo per tutti i lavoratori, dunque è bene considerare che per alcuni questo, seppur minimo può considerarsi un piccolo aiuto, ma per altri può essere anche irrilevante o può non esserci affatto. Sulla base di questa premessa, quali sono i lavoratori che potranno avere la possibilità di questa agevolazione anche durante quest’anno?

Beh, coloro che potranno beneficiare dello sgravio, nello specifico, sono tutti quei lavoratori dipendenti che hanno una retribuzione lorda imponibile di 35.000€ l’anno, cifra che ammonta dunque a 2692€ lordi al mese. Tutti coloro che rientrano nella suddetta categoria quindi potranno giovare di un aumento del netto in busta.