Avocado: pianta il seme in vaso e scoprirai che…

Avocado pianta da poter coltivare in casa? Originario del Messico e dell’America centrale, l’avocado ha iniziato a riscuotere grande successo anche nei Paesi dell’Unione Europea. Il suo gusto particolare e la sua cremosa consistenza l’hanno reso centrale in numerose ricette.

Oltre che per il suo sapore, che ricorda vagamento quello delle noci, l’avocado è apprezzato anche per i benefici che apporta. Infatti, è stato visto che favorisce la riduzione del rischio di malattie cardiovascolari e regola la pressione arteriosa. Sempre di più sono le persone che hanno pensato di coltivarlo. Vediamo come è possibile farlo:

Avocado pianta

Avocado: pianta da poter coltivare a casa?

Coltivare l’avocado a casa propria immettendo il seme in un vaso è un’azione gratificante ma che richiede particolari attenzioni e soprattutto pazienza. La buona notizia è che, pur avendo origini tropicali, la coltivazione dell’avocado è favorita in casa. Quello che serve è semplicemente un mese. Vediamo cosa accade quando lo piantiamo in vaso:

Per fare in modo che cresca una pianta forte e sana bisogna seguire una serie di accorgimenti. Il primo step consiste nel rimuovere il nocciolo centrale da un avocado ormai maturo. Quest’ultimo va ripulito da eventuali residui di polpa e successivamente posizionato in un recipiente con dell’acqua. Attenzione però, il seme deve essere sommerso dall’acqua solo parzialmente per riuscire a garantire la crescita delle radici. Man mano è importante effettuare un ricambio dell’acqua per evitare che si formino batteri e funghi dannosi.

Per far crescere la pianta di avocado, bisogna munirsi di un vaso (dotato a sua volta di un sottovaso); quest’ultimo deve avere un diametro di non più di 20 cm e preferibilmente fatto di terracotta. Non bisogna usare un vaso troppo grande perché le radici ne risentirebbero e ci sarebbe anche un ristagno d’acqua. La piantina va poi posizionata a terra con le radici tendenti verso il basso ed è importante aggiungere anche della argilla espansa in quantità ridotte.

L’argilla va posizionata sul fondo del vaso e successivamente sovrastata dal classico terriccio. È fondamentale che il terriccio sia dotato di un pH neutro e che sia distribuito in maniera omogenea ma non troppo compatta. L’idratazione deve essere costante ma non eccessiva e soprattutto l’acqua deve essere sempre cambiata per evitare ancora una volta la proliferazione di muffe. A questo punto non resta che posizionare il vaso in un’area soleggiata o perlomeno vicino la finestra. Una temperatura tra i 18 ed i 30 gradi garantirà la formazione di una pianta bella forte. A questo punto subentra il fattore pazienza perché per ottenere frutti potrebbero volerci anche 10 anni, a meno che non si scelga di effettuare un innesto. Ciò garantisce la formazione di frutti in soli 3-4 anni.