Iniziamo questo articolo partendo dal presupposto che l’Agenzia delle Entrate non manda mai messaggi di posta elettronica simili a quello che vedete di seguito e si tratta infatti di messaggi truffa che non hanno nulla a che fare con i consueti modi con cui l’Agenzia comunica ai cittadini. Anche se doveste notate il logo dell’Agenzia delle Entrate se vi sembra che il messaggio possa essere credibile, magari perché siete in attesa di un rimborso, in ogni caso, non effettuate nessuna operazione a fronte di messaggi simili a quello che segue.
Esempio di mail truffa: “Con la presente ti informiamo che nel tentativo di rimborsare l’account l’operazione non è andata a buon fine. Ti invitiamo quindi ad accedere al tuo portale di rimborso per elaborare manualmente il rimborso e durante il processo è possibile aggiornare le informazioni fornite.”
Se ricevete comunicazioni di questo tipo, fate bene attenzione a non cliccare su nessun collegamento che vi viene fornito come “aggiorna“, “clicca qui”, “procedi“, “accedi”, “ottieni il rimborso”.
Si tratta di truffe informatiche che sono basate sull’illusione che dovreste ricevere dei soldi (rimborsi) dato che l’Agenzia delle Entrate eroga regolarmente i rimborsi a chi ne ha diritto ma non lo fanno mai con questa modalità.
L’obiettivo dei truffatori è quello di carpire le vostre informazioni personali e i soldi facendovi accedere ad un sito con la promessa fasulla di ottenere dei soldi chiedendovi di inserire il numero della vostra carta di credito o bancomat ma ripetiamo che non dovete mai dare seguito a questo genere di richieste.
Come possiamo difenderci da questi attacchi? Semplice, basta tenere sempre presente che lo strumento più efficace è l’uso consapevole degli strumenti informatici anche se è pur vero che gli antivirus moderni offrono un buon livello di protezione, almeno dall’esecuzione di software malevoli, ma per ridurre al minimo questi rischi è fondamentale adottare una serie di accorgimenti nell’uso della nostra posta elettronica e di internet in sé.
Come possiamo capire se una mail è sospetta? Cominciamo con il chiedersi se il messaggio proviene da un mittente noto e verifichiamo se è scritto in un italiano corretto; poi attenzioniamo se è rivolto personalmente a noi e se è ben “costruito”, ovvero se i caratteri usati sono coerenti o sembra un copia e incolla raffazzonato. E’ anche importante notare se il discorso “fila” liscio e se ha senso compiuto perché anche una singola piccola mancanza è sufficiente per considerare il messaggio come pericoloso.