Allerta Bancomat: pazzesco, ecco cosa non potrai più fare..

Il Bancomat è ormai uno strumento di pagamento diffuso a menadito nella nostra quotidianità: questo sistema, infatti, ci permette di effettuare prelievi di contante presso uno sportello ATM (automated teller machine), legando fortemente le operazioni bancarie alla vita di tutti i giorni. Introdotto nel lontano 1983 (sono passati ormai quasi quarant’anni), il termine bancomat ha persino identificato qualsiasi operazione di pagamento elettronico svolta con carta. Spesso, poi, il poter prelevare dal bancomat è percepito come una libertà finanziaria: basti pensare al caso della Grecia nel 2015. In quell’occasione, fu fissato un tetto massimo al prelievo giornaliero di soli 60 euro, causando gravi carenze di denaro contante ed innumerevoli e frequenti code agli sportelli. Siamo di fronte ad una situazione simile anche in Italia? Fortunatamente no, ma i limiti all’uso del contante imposti dal governo negli ultimi anni stanno sempre più logorando il sistema degli sportelli ATM.

Cosa non potrai più fare?

Non si potrà più prelevare all’ATM a cuor leggero, difatti ormai il Fisco spinge e punta ad una totale tracciabilità del denaro circolante nelle tasche dei contribuenti. Il limite giornaliero rimane per tutto il 2o22 di 2000 euro, ma ancora per poco. Dal 1 gennaio 2023 questo limite verrà abbassato ulteriormente a soli 1000 euro al giorno.

Bisogna soprattutto fare attenzione ai contanti che versiamo nel conto corrente tramite i cosiddetti sportelli ATM evoluti, presenti sul territorio per permettere di inserire liquidità nel conto corrente direttamente dallo sportello. In questo caso, infatti, se ripetutamente ed in maniera cadenzata immettiamo del capitale liquido, il Fisco potrebbe insospettirsi e pensare che le nostre entrate derivino da un impiego non regolarizzato. Pertanto, spesso è più saggio preoccuparsi di non immettere troppo denaro in contanti sul conto direttamente dagli sportelli. Infine, fate attenzione a non prelevare in un mese più di 10 mila euro: in questo caso bisogna aspettarsi la richiesta di motivazioni valide all’uso del contante, oltre a diversi controlli delle autorità. In questo modo il Fisco cerca difatti di contrastare i fenomeni di riciclaggio e fenomeni di criminalità a vari livelli.