Canone Rai 2023, se hai 75 anni non lo devi pagare: “pazzesco”

Prima di andare dritti al centro dell’articolo è il caso di fare una piccola premessa spiegando che cos’è il Canone Rai. Si tratta di una sorta di tassa che tutti i cittadini che posseggono in casa una TV, sono tenuti a pagare. Quest’abbonamento corrisponde alla cifra di 90 euro annui, suddivisi in 10 rate mensili ed inserite all’interno della bolletta della luce in modo tale da evitare che certi furbetti evitano il pagamento.

Tuttavia, il Canone, non è obbligatorio per tutti e sono previste alcune esenzioni non soltanto logicamente da chi non possiede un televisore ma anche da chi riveste la carica di diplomatico, da chi è un militare straniero e dai cittadini over 75 che hanno un livello di reddito non superiore agli 8.000 euro.

Esenzione Canone Rai:

  • per chiunque abbia compiuto 75 anni di età;
  • per chi non conviva con altre persone diverse dal coniuge e dal titolari di reddito proprio;
  • chiunque sia in possesso di un reddito che non sia superiore agli 8.000 euro. Nel calcolo di questo importo non si tiene conto del reddito percepito dai collaboratori domestici, dai colf e dai badanti.
Si tratta di requisiti che devono essere soddisfatti congiuntamente e questo significa che l’esenzione canone rai per reddito basso non può essere concessa se il contribuente è di un’età inferiore ai 75 anni o se del suo nucleo familiare di cui fa parte il figlio che lavora e percepisce un reddito. Così come il canone rai dopo 80 anni va comunque corrisposto se il contribuente percepisce una pensione di soli 700 euro al mese, a meno che egli stesso non dichiari di essere completamente privo di televisori in casa.

Ma l’esenzione spetta per importo intero?

E’ bene  precisare che l’esenzione dal pagamento del canone Rai spetta per l’intera annualità se il compimento del 75° anno avviene tra il 1° agosto dell’anno precedente e il 31 Gennaio dell’anno di riferimento. Diversamente se il compimento del 75° anno avviene tra il 1° febbraio 2023 e l’ultimo giorno di luglio 2023, si ha diritto all’esenzione soltanto con riferimento al secondo semestre 2023.