Cosa può accadere se trovi una banconota accanto al Bancomat? Ecco la risposta

Negli ultimi dieci anni stiamo assistendo ad una serie di cambiamenti a dir poco epocali, che stanno mettendo in forte crisi ciò che un tempo reputavamo una certezza. In particolare, il campo del digitale si è molto espanso. Molte delle operazioni che necessitavano la presenza fisica un tempo adesso possono essere svolte direttamente da casa, in maniera molto più comoda.

La rivoluzione digitale ha interessato anche il campo della finanza, che ha sempre più adottato dei sistemi informatici adeguati alle operazioni bancarie a vari livelli. Ciononostante, può ancora accadere di incappare in episodi di truffe online, ma è ormai semplice accorgersi della disavventura prima che sia troppo tardi.

Anche gli sportelli bancomat stanno venendo pian piano dismesso dalle filiali in maniera trasversale. Rimangono molto presenti in città ed in luoghi a forte densità abitativa, ma altrove sono sempre più rari anche per dare una spinta alle banche digitali, dette home banking.

Difatti, molti non sentono più l’esigenza di prelevare denaro contante come un tempo. La società è cambiata radicalmente e ormai basta un click per inviare ovunque il nostro denaro. In questo contesto, gli sportelli Atm sono sempre più presi di mira dai malfattori, che cercano di derubare gli affezionati al contante.

La truffa in cui non bisogna cadere

L’espediente di cui vi parlo è di norma usato con persone anziane o a ridotta mobilità, in modo da aumentare le probabilità di successo del sinistro. La truffa è di norma eseguita da almeno due complici: uno è abile a notare il codice PIN durante la digitazione, mentre gli altri provvedono a lanciare una banconota nei paraggi per poi chiedere alla vittima se il denaro appartiene a lui/lei. In genere questo causa uno smarrimento di qualche secondo nella vittima, tempo utile ai truffatori per sostituire la carta con una identica. Questo stratagemma, seppur appaia rudimentale, è tuttavia molto efficace.