Iliad in 5G. Confermata partecipazione all’asta di settembre

Iliad continuerà ad investire in Italia, nonostante le brutte polemiche che continuano a piovere sulla compagnia. Tra interrogazioni parlamentari, associazioni di consumatori in allarme e titoli di giornale, Iliad conferma l’intenzione di credere nella telefonia italiana, forte anche dell’incredibile successo ottenuto in queste prime settimane. Il quarto gestore italiano, come riportato anche da UpGo.news, ha confermato ufficialmente la propria intenzione di partecipare all’asta per il 5G. Ora Iliad e le altre società telco, avranno tempo fino al 10 settembre per presentare le offerte economiche.

Iliad 5G
Iliad alla conquista di proprie frequenze anche per il 5G. L’asta a settembre.

Una gara nella quale Iliad potrebbe partecipare in una situazione di relativo vantaggio, presentando un’offerta relativa ad un lotto riservato ai gestori entranti.

La posizione di quarto in comodo nel mercato mobile, come gestore infrastrutturato, consentirà ad Iliad, secondo le regole stabilite dal Governo, di avere una corsia preferenziale per l’accesso alle risorse frequenziali utili allo sviluppo del 5G.

Iliad sarà quindi quasi sicuramente tra i gestori leader che sperimenteranno la rete super veloce e a bassissima latenza che supererà, a partire dal 2020-2022, l’attuale rete 4G.

Per lo sviluppo Iliad utilizzerà le proprie risorse e i propri accordi. Iliad è infatti un gestore dotato di propria rete e propria infrastruttura. Come sappiamo, in questa fase iniziale, è ampio l’utilizzo del ran sharing con Wind Tre.

L’accordo con Wind Tre consente però ad Iliad, almeno sulla carta, il roaming anche per il 5G. Ne avevamo già parlato diverso tempo fa in questo post.

L’accordo preso da Wind Tre e Iliad di fronte alle autorità europee comprende infatti anche la nuova tecnologia. Questo a scelta di Iliad e quindi solo se il gestore di Xavier Niel vorrà farne uso. Altrimenti, come sta succedendo nella vicina Francia, Iliad muoverà i prossimi passi con le propria gambe, rendendosi gradualmente sempre più indipendente dalle infrastrutture della concorrenza.

Asta per il 5G. Gli altri gestori italiani

Ad accaparrarsi le frequenze necessarie allo sviluppo di reti 5G ci saranno anche i tre big della telefonia mobile: Vodafone, TIM e il gestore leader Wind Tre.

Poi, come annunciato più volte, ci sarà anche Fastweb intenzionata a creare sinergia con la propria rete fissa ultra-veloce. Un po’ a sorpresa hanno confermato la propria intenzione a partecipare anche quelli di Linkem, compagnia telefonica specializzata nelle soluzioni di internet domestico senza linea fissa. Il 5G per loro potrebbe essere la naturale evoluzione dell’ormai defunto WiMax.

E poi ci sarà il gestore wholesale-only OpenFiber, l’operatore che si sta occupando della posa della fibra del nostro Paese. OpenFiber non offre direttamente piani tariffari ai consumatori ma si limita a “noleggiare” le proprie infrastrutture alle compagnie telefoniche. Anche per OpenFiber, il 5G è una risorsa fondamentale e pienamente sinergica con la fibra.

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