I metalli sufficientemente robusti, definiti come elementi chimici hanno trovato fin dall’antichità enorme spazio in tantissime applicazioni, ed il rame pur non essendo stato il primo in assoluto ad essere impiegato attivamente si è dimostrato una delle più diversificate e diffuse forme di elementi fondamentali, anche se si parla di “rame vecchio”. Il motivo è infatti incentrato sulla presenza di questo metallo, che è piuttosto diffuso in zone del globo come l’area mediterranea e medio orientale, oltre che in buona parte del sud America, che a distanza di millenni interi dalla sua scoperta e primo utilizzo, continua ad essere a dir poco rilevante.
Il rame vecchio ha raggiunto un valore mai visto: ecco quanto
Il rame vecchio infatti possiede delle caratteristiche importanti anche dopo molti utilizzi, sotto molti punti di vista è associabile all’argento e l’oro seppur meno resistente e duttile. Però essendo comunque più diffuso e dotato di capacità simili, viene spesso preferito a questi due metalli, che sono anche impiegati in altri contesti più “nobili”. Il rame è per distacco il metallo che una volta lavorato e raffinato l’elemento di questo tipo che trova maggiori utilizzi sia nell’ambito dello sviluppo degli oggetti ma anche orientativamente in quello effettivo e pratico, come ad esempio in ambito elettronico dove le capacità conduttive inferiori rispetto all’oro ed argento ma comunque considerevoli, rendono questo elemento molto importante.
Non gode di un mercato “ufficiale” economico ma in tantissime situazioni il rame viene impiegato largamente come merce di scambio proprio per una capacità non comune di essere riutilizzato.
Oggi infatti è comunque possibile stabilire un valore medio relativo al rame usato, dove comunque “pesano” le condizioni di queste risorse oltre che il reale impiego effettuato.
Un chilo di rame usato infatti può venir valutato da 4 fino a 9 euro, anche se la valutazione massima può essere attesa solo in caso di condizioni molto buone.