Se trovi questo libretto postale diventi ricco sfondato: FOTO

La cultura del risparmio ed investimento di denaro, così come lo è oggi lo era anche moltissimi anni fa. Il libretto postale, infatti, è un prodotto di investimento privato che nacque ancor prima del novecento che sin da subito riscontrò un certo successo quando il ministro delle finanze Quintino Sella decise di istituire le casse di risparmio postale. Per questo motivo, l’apertura di questo conto corrente sembrò sin da subito molto accattivante non solo per il fatto che il denaro era garantito dallo Stato Italiano, ma in più perchè si trattava di un conto che generava interessi importanti dunque con possibilità di guadagno elevate e non era pignorabile.

Vecchi libretti postali

Per le ragioni sopraelencate non possiamo dire che non si trattò subito di una delle forme di risparmio più apprezzate insieme ai buoni fruttiferi, l’idea di mettere da parte una cifra che fruttava profumatamente mentre si trovava come in un deposito bancario fu ben accolta al punto che ancora oggi, con tutti questi anni di distanza, il prodotto è ancora esistente e funzionante anche in modalità smart, ovvero virtuale. Prima che la tecnologia invadesse così tanto le nostre vite ed i servizi, invece, non si trattava altro che di un pezzo di carta, un libretto al portatore che necessitava solo di un documento di riconoscimento per effettuare operazioni.

In questo caso, poi, a differenza che con il buono fruttifero, si poteva decidere se usare il libretto come un vero e proprio conto corrente oppure se depositare una cifra senza avere la possibilità di prenderla per molti anni ed aspettare che maturasse grazie agli interessi. Non furono poche, ad esempio, le persone che si arricchirono proprio grazie a questa forma di risparmio; in archivi non troppo antichi, ad esempio, si possono notare libretti postali che a seguito della conversione in Euro avevano maturato una cifra di 300.000€, dunque pensate in Lire!

Ad ogni modo, il prodotto antico, si sa, è sempre tra i più affascinanti. Il libretto postale come molti altri oggetti ed usanze storiche è ormai diventato un elemento da collezione, pensate che sul web se ne possono trovare diversi non più scambiabili ovviamente che hanno date e timbri riconducibili al primo e secondo dopo guerra; insomma, pezzi di storia. Anche prodotti del genere, dunque, hanno attirato l’attenzione di numerosi collezionisti che per l’unicità della cosa sono disposti a pagare dai 200€ in su per ogni singolo elemento, anche se online se ne trovano anche a 2.500.