Quale concime è meglio usare per il prato inglese? Ecco le opzioni

Avere un bel prato all’inglese che non ha bisogno di molte cura, è l’aspirazione ideale di chi ha un gran giardino ma non un pollice del tutto verde. La maggior parte delle volte, infatti, in questo casi, si ricorre all’istallazione di un prato che ha bisogno di poche piccole attenzioni e che allo stesso tempo risulti bello da vedere e funzionale poichè grazie ad esso possiamo usare più facilmente il giardino mentre con la terra, non sarebbe usufruibile allo stesso modo.

A seconda di che tipo di prato avete scelto per il vostro spazio verde, però, anche la concimazione cambia, poichè ci sono prati di tipo decorativo come quello all’inglese, fiorito o di trifogli, oppure quelli calpestabili che hanno un’erba rustica e forte. Ad ogni modo, se siete delle persone con poca conoscenza del settore, la prima cosa da fare è leggere un po’ di nozioni di base sui concimi, in modo da capire qual è quello più adatto alle vostre esigenze; vediamo.

Concime: come scegliere quello giusto

Iniziamo dal dire che in quanto a rilascio dei nutrienti, esistono due tipi di concime, quello a lenta cessione, e quello a rilascio immediato. Nel vostro caso la scelta migliore è sempre quella ricadente sulla lenta cessione, poichè questo tipo di concime è in grado di disperdere i nutrienti sul terreno in modo molto più lento e bilanciato; dunque se anche se per un prato in salute la concimazione andrebbe fatta una volta per ogni stagione, in questo modo potrete riservarvi di farla anche solo 2 volte l’anno. Al contrario, invece, la seconda tipologia di concime disperde i nutrienti sul terreno in maniera abbastanza rapida, per cui si ricorre al suo utilizzo in situazioni di emergenza, in cui magari il vostro prato è particolarmente stressato e necessita delle cure immediate con un salvataggio per il rotto della cuffia.

Ma quali sono questi nutrienti di cui parliamo? Si tratta di elementi nutritivi come azoto, fosforo e potassio, ognuno di essi ha una sua funzione: il fosforo, ad esempio, esalta lo sviluppo radicale e fa in modo che il prato si irrobustisca; l’azoto consente una crescita rigogliosa e più rapida, mentre il potassio rende lo stelo più resistente sia ad agenti esterni che a di tipo meteorologico come grandinate o forte freddo. Pensate, inoltre, che uno studio afferma come il manto erboso si nutra ogni anno mediamente di 25 grammi di azoto, 6 grammi di fosforo e 12 di potassio per ogni metro quadrato. Dopo questo breve excursus, saprete che concime utilizzare per il vostro prato, poichè a seconda di qual è il vostro obbiettivo, dovrete accertarvi che il nutriente corrispondente sia presente nella composizione a livello maggiore.