Attenzione se hai piante grasse: ecco cosa può succedere

Le piante arricchiscono e donano accoglienza alle nostre case, specialmente quelle con tanti fiori colorati che rendono il tutto più piacevole. Molte volte, però, optiamo anche per le piante grasse, che grazie alla loro risaputa resistenza necessitano di pochissime cure, anche se talvolta sottovalutiamo i pericoli che possono derivare da questi particolari vegetali. Esse fanno parte della famiglia botanica, chiamata delle “succulente“, che comprende tantissime varietà accomunate da un apparato fogliare molto particolare, in grado di incamerare acqua come riserva contro le siccità. Le piante grasse, infatti, sono originarie delle zone aride africane e sudamericane, quindi molto resistenti ad ogni condizione metereologica e alle malattie, ma grazie alla globalizzazione e al commercio sono arrivate nelle case di tutto il mondo.

I pericoli delle piante grasse

Uno dei principali pericoli derivanti dalle piante grasse sono sicuramente le spine presenti nelle foglie, antico metodo di difesa naturale contro i predatori erbivori che vogliono sfamarsi con la loro succosa polpa. Queste, hanno una dimensione variabile, che può andare da setole sottili e corte a spine grosse che raggiungono i 10 centimetri di lunghezza nelle piante adulte. Nella maggior parte dei casi, però, non c’è da preoccuparsi se accidentalmente veniamo in contatto le spine delle cactacee domestiche, poiché possono causare al massimo una lieve irritazione. (In casi più violenti è comunque preferibile consultare il proprio medico.) Il fastidio maggiore potrebbe essere causato dalle spine più piccole e sottili, in grado di provocare un prurito intenso e fastidioso finché non sono state rimosse del tutto.

Ad ogni modo, il fattore di rischio maggiore non proviene dalle spine, ma bensì dalla linfa, soprattutto se entra a contatto con le mucose o con una ferita cutanea. Questo perché i liquidi contenuti all’interno delle succulente hanno una composizione tossica per gli animali e per l’uomo, e in alcuni rarissimi casi possono portare anche alla morte. Per questo motivo, sarebbe opportuno indossare dei guanti in cuoio o in lattice per proteggere le mani durante i processi di potatura, ed allo stesso tempo è sempre bene stare attenti a non toccarci bocca e occhi per evitare il contatto con le mucose.

Tra le succulente più diffuse, che arricchiscono le nostre abitazioni e sono potenzialmente velenose, troviamo quelle appartenenti al genere delle Kalanchoe, che rilasciano un lattice irritante in caso di tagli sui loro tessuti, e la medesima cosa avviene con le Euphorbie, che oltre a rilasciare lattice velenoso, sono provviste di spine molto grandi. Anche il fico d’India ha i suoi lati negativi, dato che possiede spine sottilissime sulle foglie e sui frutti che spesso arrivano sulle nostre tavole; tuttavia, in questi, casi basterà agire con un minimo di accorgimento per evitare ogni sorta di problema. Vi basterà posizionare le vostre piante per terra e mai ad altezza viso per non correre pericoli, oppure se avete animali domestici o bambini, sarà preferibile posizionarle in un punto non raggiungibile, così da salvaguardarli da spine e liquidi velenosi.