Pagamento con il POS, è allerta: ecco cosa potrebbe succedere

A partire dagli anni 2000 i pagamenti digitali sono divenuti sempre più comuni, diffondedosi a macchia d’olio in tutto il territorio nazionale, specialmente grazie ad una contemporanea diffusione delle carte prepagate (ad esempio Postepay), sviluppatesi all’incirca intorno al 2003. Proprio l’avvento di tali carte ha fatto aumentare il numero di pagamenti digitali nonchè la frequenza d’uso dei POS  (acronimo di Poin Of Sale, termine inglese che si traduce con “punto di vendita”).

Ma cos’è il POS?

Il POS è un terminale elettronico diffusosi già a partire dagli anni 80 e che viene utilizzato come strumento di pagamento tramite l’uso di apposite carte magnetiche e dotate di chip; di recente è possibile utilizzare anche smartphone dotato di funzionalità NFC.

Oggi i POS sono dotati anche di WiFi, che li rende quindi utilizzabili in maniera più pratica e comoda (non sono necessari cavi di collegamento fisici), e di tecnologia cosiddetta contactless; quest’ultima permette pagamenti rapidi e veloci senza la necessità di un contatto diretto. Tale tecnologia, inoltre, esula dalla necessità di inserire il PIN per importi che vanno dai 20-25 ai 50 euro circa, cosa che ha reso i POS ancor più fruibili ma che, di contro, ha aumentato anche i rischi di truffa.

Il contacless, dunque, è stato spesso utilizzato in maniera illecita, aumentando le frodi e le truffe a scapito di ignari cittadini. Diversi POS portatili, piccoli e facili da nascondere (magari sotto le giacche o felpe), sono stati programmati per “estrarre” il denaro da smartphone o carte proprio grazie a questa nuova tecnologia.

Attenzione a queste frodi

Il processo è molto semplice, basta avvicinare l’apparecchio ad un punto in cui si ritiene possa trovarsi un portafogli o uno smartphone e sperare che si avvii il processo automatico di pagamento. Certo, nella maggioranza dei casi le truffe non sono andate a buon fine ma rimane pur vero che in alcuni si è visto il successo; diverse persone si sono viste portare vie, digitalmente, piccole quantità di denaro tramite questi metodi.

Per rimediare a queste possibilità, dunque, è quanto mai opportuno, oggigiorno, difendersi ricorrendo a metodi di schermatura per prevengano questo tipo di frodi; portatessere o portafogli dotati di tecnologia RFID (Radio-Frequency IDentification) sono oggi disponibili per questo scopo.

Luca Lisuzzo

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