L’oro usato nel 2023 avrà un valore mai visto: ecco le previsioni

Impossibile quantificare sotto ogni punto di vista l’importanza estrema che ha avuto l’oro nel corso dei millenni, risorsa quasi immediatamente adibita a contesti economici, ed ancora oggi sia l’oro “nuovo” che quello usato rappresentano delle ottime fonti di investimento.

L’oro usato nel 2023 avrà un valore mai visto: ecco le previsioni

Ciò che ha contribuito ad aumentare e migliorare la nomea dell’oro come risorsa economica è la reperibilità ridotta (anche se in aumento negli ultimi secoli rispetto al passato) ma anche e soprattutto le enormi “doti” in senso generale che questo elemento chimico ha.

Materiale molto duttile, estremamente resistente a quasi ogni forma di agente chimico, presenta anche eccellenti capacità fisiche ed “elastiche” oltre ad essere uno dei migliori materiali di tipo conduttivo in assoluto.

L’oro usato costituisce quello maggiormente “alla portata” da buona parte dei cittadini italiani, in quanto si fa riferimento a questa tipologia in modo particolare alla tipologia presente in gioielli e monili, quasi sempre si tratta di oro sufficientemente puro, al punto che l’oro usato in Italia viene identificato nella purezza corrispondente a 18 carati, puro al 75 %.

Se l’oro economico ha una tendenza rialzista in questi ultimi mesi, aumentando il proprio valore di circa il 10 % in 3 mesi (il valore attuale è di 1,875.00 $ per oncia troy, rispetto ai 1,650.00 $ di della fine del 2022), anche la variante usata di riflesso aumenta la propria valutazione.

Attualmente, al dettaglio, l’oro usato “vale” circa 40 euro al grammo, valutazione sensibilmente più alta rispetto a pochi mesi fa ma che potrà aumentare nel corso del tempo: molto spesso in corrispondenza di instabilità e crisi grandi e piccoli investitori sono soliti fare ricorso proprio a questo materiale per “mettere al sicuro le proprie finanze”.

Secondo alcuni analisti non è il momento di investire grosse somme ma nel primo semestre del 2023 l’oro anche usato potrà subire una ulteriore forma di variazione verso l’alto del 30 %.