Non mangiare mai cannella in questi casi: ecco quali. “Attenzione”

La cannella è una spezia essiccata, di colore giallo-marrognolo, che si ottiene grazie alla corteccia di certi alberi: essa viene liberata dal sughero esterno, frammentata e arrotolata in cilindri multistrato (denominati cannelli), di dimensione tra i 20 e gli 80 centimetri, per poi essere essiccata.

La pianta più pregiata, e anche la più costosa, è la Cinnamomum Zeylanicom, nativa dello Sri Lanka e di colore nocciola. Poi c’è anche la Cinnamomum Cassia, che arriva dalla Cina ed è caratterizzata da un aroma più aspro e un prezzo inferiore rispetto a quello della pianta dello Sri Lanka. Talvolta, le due cannelle vengono mischiate per arrivare ad un prodotto di buona qualità, ma a prezzi accessibili.

La cannella viene raccolta solo due volte l’anno, in primavera e in autunno subito dopo la stagione delle piogge. Esistono degli oli essenziali di cannella si ottengono dalle foglie e dai rami giovani, con il procedimento della distillazione in corrente di vapore. Ha un classico colore giallo scuro, un aroma gradevole, un profumo speziato e gli stessi benefici della cannella in polvere ma si usa per fare dei suffumigi: ne bastano quindi appena otto gocce in una bacinella di acqua bollente.

Può essere utilizzato anche per i massaggi mescolato, ad esempio, all’olio di mandorle ma può essere usato anche per dolci e pietanze. L’uso della cannella come medicina naturale, era già noto prima agli egizi e poi ai romani ma nel corso dei secoli le sue proprietà e i benefici si sono sempre più accreditati.

Andando al centro dell’articolo, invece, possiamo dire che in generale non ha particolari controindicazioni, a meno che non si esagera. L’importante è sicuramente non andare oltre ad un consumo massimo di tre grammi al giorno perché, in caso contrario, si rischiano delle reazioni allergiche non indifferenti, ulcere e vari sfoghi allergici. La cannella è però assolutamente sconsigliata alle donne in gravidanza e a tutte quelle persone che hanno patologie all’intestino o al fegato a causa della cumarina, una sostanza potenzialmente tossica per reni e fegato.