La bresaola è tra i salumi più diffusi e sicuramente più apprezzati in tutta Italia. Si tratta di un salume davvero molto magro e leggero, un prodotto particolarmente adatto, quindi, per chi segue una dieta e per gli sportivi che si vogliono tenere in forma. La bresaola è anche benefico per il nostro organismo, visto che ha ottime proprietà, un basso contenuto di grassi e aiuta fortemente la digestione.
La bresaola è ricca di proteine e di minerali, che aiutano il nostro metabolismo. Contiene maggiormente il ferro, il rame e i fosforo, che aiuta e rafforza le ossa e i denti; essa contiene anche moltissime vitamine tra cui la vitamina E, che ha un’azione antiossidante. Sono in molti però a chiedersi da quale animale provenga questo salume quindi andiamo a vederlo insieme.
Da quale animale proviene la bresaola? La risposta
Il suo deriva dai bracieri tipici della Valtellina, ovvero la brase. Quando pensiamo a questo tipo di prodotto, intendiamo quello della Valtellina IGP che è la più famosa in Italia. La carne con cui viene fatta, proviene dallo zebù, cioè da un bovino con la gobba originario dell’Asia e dell’Africa che viene allevato anche in Sudamerica. Ovviamente però è lavorata anche in Italia.
La bresaola è fatta con diversi tagli della coscia dell’animale, che ha massimo di 24 mesi di età. Si usano quindi la sottofesa, il magatello, il noce e la punta d’anca ed è ottenuta con una lavorazione che prevede diversi passaggi. Il primo di questi è la salatura, poi c’è l’essiccazione e la stagionatura della carne che viene unita ad aromi e spezie. Una volta salata, la carne viene poi insaporita a secco e poi messa in salamoia per delle settimane.
Dopodiché viene poi pulita per bene e viene insaccata in budelli per poi lasciarla asciugare. Successivamente viene fatta stagionare per circa un paio di mesi ma la parte della stagionatura è davvero importante perché rende la carne molto più leggera e quindi leggera. Inoltre, ne favorisce perfino la conservazione. C’è da dire però, che esistono molteplici tipi di bresaola che vengono fatti con carni diverse, come ad esempio con quella di cavallo o di cervo.