In questo articolo di oggi ci occuperemo di capire che rapporto c’è tra le arance e il diabete e iniziamo dicendo che questi frutti, rispetto a molti altri, offrono una percentuale minore di carboidrati e di zuccheri possedendo un moderato indice glicemico. Le arance sono un’ottima fonte di antiossidanti, primo fra tutti la vitamina C.
Esse sono dotate di azione antitumorale ed antinfiammatoria e può proteggere il colesterolo dall’ossidazione promuovendo il buon funzionamento del sistema immunitario. I flavonoidi dell’arancia esercitano perfino un’azione anticoagulante, mentre l’erperidina e la beta-criptoxantina potrebbero aiutare nella lotta contro il colesterolo alto e il tumore ai polmoni.
Le arance contengono l’espertina ovvero una sostanza preziosa e capace di impedire l’assorbimento di certi zuccheri: in questo modo è possibile contrastare direttamente l’aumento dello zucchero ma bisogna prestare attenzione a come mangiarle per evitare i picchi. Anche se contengono zucchero in quantità moderate non è affatto possibile mangiarne tante e il consiglio principale è quello di consumarne piccole quantità per vedere la reazione personale della glicemia.
E’ importante precisare che le arance andrebbero mangiate lontane dai pasti principali quindi vanno bene se consumate come merenda o come spuntino in modo tale da scongiurare eventuali picchi glicemici. Le associazioni americane della lotta contro il diabete consigliano comunque di introdurre nella dieta le melanzane in quanto contengono molte fibre e una bassa quantità di carboidrati solubili.
Come è possibile capire se si è allergici alle arance?
L’allergia alle arance può colpire davvero tutti; molti di questi pazienti sono allergici ai pollini, in particolar modo alle graminacee per il meccanismo della cross-reattività. Nella letteratura scientifica ci sono riportati diversi casi di allergia alle arance soprattutto per quanto riguarda l’età pediatrica. Ecco, quindi, cosa possono provocare le arance: dolore allo stomaco, vomito, mal di testa ed emicrania, congestione nasale, eruzioni cutanee, orticaria, gonfiore, problemi respiratori e mancanza di fiato con affanno e tosse.