Quali sono le farine da evitare? Ecco la risposta. “Attenzione”

Nel corso degli anni ci siamo abituati all’uso di farine bianche, molto raffinate, che per il modo in cui sono state trattate non vanno ad alterare più di tanto il gusto o l’aspetto di ciò che prepariamo; tutto questo, purtroppo, a discapito della nostra salute.

Le farine raffinate, infatti, provocano un rapido innalzamento dell’indice glicemico ma non solo; hanno pochissime fibre, se non sono del tutto assenti, e un basso livello di sostante nutritive, inoltre accrescono nella popolazione la comparsa di intolleranze e di disturbi legati al tratto gastrointestinale.

Le varie tipologie di farina

Ma quali sono, quindi, le farine che dovremmo iniziare a consumare meno se non ad eliminarle del tutto? E quali sono quelle, invece, che dovremmo cominciare a usare di più? Possiamo riassumerle in 4-5 tipi: farina 00, farina 0, farina 1, farina 2 e farina integrale.

Farina 00

Sicuramente la più usata in commercio e per produrre una grandissima quantità di alimenti, dai dolci alla pasta alla pizza o al pane. Essa, purtroppo, è la peggiore che si possa consumare. Si tratta della più raffinata, in quanto il grano viene totalmente privato del germe e della crusca. Ciò che rimane non sono altro che gli amidi, la parte ricchissima di zuccheri. Questo crea il picco glicemico di cui abbiamo parlato precedentemente, in quanto assumiamo una enorme quantità di amidi che vengono trasformati in grassi. Limitarne assolutamente il consumo è imperativo, soprattutto per i bambini.

Farina 0

Meno lavorata della 00, la farina 0 presenta una quantità maggiore di crusca al suo interno (sebbene sempre pochissima) e quindi mantiene una piccola parte di sostanze nutritive, tuttavia sono così poche che la differenza tra le due è veramente impercettibile. Al pari della 00, è meglio optare per farine meno raffinate.

Farina tipo 1

La farina tipo 1 è una via di mezzo tra le farine bianche (0 e 00) e la farina integrale. Essa presenta al suo interno una maggior quantità di crusca e sostanze nutritive, dunque risulta già migliore dal punto di vista organolettico. Preferibile alle due farine precedentemente elencate.

Farina tipo 2

Assieme alla tipo 1 è considerata una farina semi-integrale. Poco raffinata, presenta una buonissima percentuale di germe e crusca al suo interno. Molto consigliata.

Farina integrale

Si tratta della farina per eccellenza, ricca di tutte le proprietà, sostanze e fibre del grano. Si tratta di un alimento completo e che consigliamo in assoluto. Se macinata a pietra, come da tradizione, ancora meglio.