Ecco le controindicazioni dell’aceto di mele che nessuno dice

L’aceto di mele può essere considerato a tutti gli effetti un ottimo rimedio naturale in quanto sono davvero tanti gli effetti benefici che apporta al nostro organismo ed è infatti utilizzato sin dai tempi più remoti per intervenire su diverse problematiche di salute. L’aceto di mele era noto in Mesopotamia già dal 5.000 a.C. e gli stessi Cinesi, nel 1200 a.C., ne facevano uso quasi come se fosse un medicinale: a tal proposito si racconta che Ippocrate fosse solito prescriverlo insieme al miele come perfetto sedativo della tosse.

Sono davvero numerose le proprietà dell’aceto di mele per il benessere del nostro corpo perché troviamo le vitamine (come A, B1, B2, B6, C, alcune del gruppo E); sono presenti anche minerali (come calcio, fosforo, sodio, potassio e zolfo), oligoelementi (magnesio, ferro, rame e silicio), aminoacidi, acidi di frutta e pectina.

In più è importante precisare che ogni cucchiaio di aceto di mele contiene solamente 3 calorie prestandosi dunque, molto bene, per chi sta seguendo una dieta dimagrante. Ma non è finita qui perché esso si presenta anche come antiossidante capace di aiutare a combattere i radicali liberi riducendo i processi dell’invecchiamento delle cellule, ma svolge anche un’azione antitumorale.

Ma quali sono le sue controindicazioni?

La cosa da attenzionare è che questo prodotto va usato nelle giuste dosi, perché un’esagerazione nelle quantità potrebbe produrre degli effetti collaterali come la nausea, problemi a livello dermatologico, ma anche difficoltà respiratorie e perfino danni allo smalto dei denti. Come sempre, quindi, vi consigliamo di prestare molta attenzione alla provenienza del prodotto acquistato e di prediligere l’aceto di mele biologico per avere l’assoluta certezza che non siano stati usati pesticidi.

Se notate che ci sono dei residui che galleggiano e l’aspetto vi sembra un po’ torbido, è il caso di scartarlo subito. Ma se i depositi sono soltanto sul fondo, niente paura perché si tratta di batteri acetici che, non essendo filtrato e pastorizzato l’aceto di mele, può sedimentare sul fondo.