Non mangiare mai finocchio in questi casi: ecco cosa succede

Il finocchio, Foeniculum vulgare, è un ortaggio appartenente alla famiglia delle Apiaceae. È coltivato principalmente nel sud dell’Europa, specialmente in Italia, ed è uno degli ingredienti tipici della dieta mediterranea. Si tratta di una verdura ricca di vitamine A, B e C, di minerali, e famoso per le sue capacità digestive e depurative.

È un alimento molto importante sia per la nostra salute sia per tutti coloro che desiderino mantenere la linea: infatti contiene pochissime calorie, è povero di grassi e ricco di fibre. Pensate che per 100 gr di finocchio si contano circa 31 calorie.

Quali proprietà possiede il finocchio?

I suoi semi hanno proprietà digestive. Essi, infatti, facilitano l’assimilazione dei grassi contrastando al contempo le fermentazioni intestinali. L’anetolo presente al loro interno conferisce proprietà carminative che contrastano la formazione di gas intestinali, aiutando a sgonfiare la pancia. Infusi e tisane preparati con questi semi sono ottimi per aiutare l’apparato digerente.

Ha effetti depurativi: il finocchio è composto per 90% di acqua, ragion per cui si può considerare un eccellente diuretico, perfetto per eliminare le tossine e i liquidi in eccesso. È un alimento a basso contenuto calorico, immancabile nelle diete dimagranti. Si può mangiare come contorno o piatto principale durante i pasti o come semplice snack oppure può essere assunto sotto forma di tisane o centrifughe.

Per le donne è una fonte di fitoestrogeni, molecole di origine vegetale simili agli estrogeni, gli ormoni femminili. Molto utile quando si ha uno scompenso di questi ultimi in quanto i fitoestrogeni, emulandoli, ne riequilibrano i livelli aiutando a ridurre i dolori mestruali e alleviando i sintomi sia del ciclo che della menopausa.

Quando è bene non consumare finocchio?

Scientificamente non risultano legami tra l’assunzione di farmaci e il consumo di questo ortaggio, tuttavia è bene notare che potrebbe causare, in alcuni soggetti predisposti, delle reazioni allergiche, soprattutto di tipo cutaneo. Inoltre, alcuni studi recenti invitano alla cautela nell’assunzione di infusi e tisane, a base dei semi, per la presenza in questi ultimi di estragolo, una sostanza potenzialmente cancerogena. Ovviamente, il quantitativo giornaliero medio consumato normalmente non è pericoloso, quindi non c’è di che avere paura. In ogni caso è sempre meglio parlare con un medico o con un nutrizionista quando si hanno dubbi.